Il Centro di ricerca Pens - Poesia contemporanea e Nuove Scritture è un progetto ideato e sviluppato da studenti, ricercatori indipendenti e docenti dell’Università del Salento. Il Centro, istituito nel 2016 presso il Dipartimento di Studi Umanistici, ha avviato una serie di attività che comprendono: i "Quaderni del Pens", collana open access di studi letterari pubblicata in collaborazione con ESE- Salento University Publishing; una raccolta di interventi, articoli e recensioni pubblicati sul sito del Centro; iniziative per la promozione e la diffusione della lettura (seminari, workshop, incontri con gli autori).
Quaderni del PENS
I Quaderni del Pens si presentano come una “officina”, uno spazio o un contenitore nel quale si raccolgono i risultati del lavoro critico svolto ogni anno dal Centro di ricerca. In particolare, la collana open access pubblica i contributi degli Atti dei seminari, dei Convegni e delle Giornate di studio promossi annualmente dal Centro; ricerche su materiale inedito, carte d’autore e scritti dispersi provenienti dagli Archivi letterari e dai Fondi di autori del Novecento; una selezione (peer review) di saggi e contributi vari. La collana è pubblicata da ESE Salento University Publishing.
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Quaderni del PENS, 7, 2024. Testi trasparenti. Metodi e prospettive della nuova narratologia
È online il settimo numero dei «Quaderni del PENS», disponibile a questo link. L'avvio nel 2020 del Seminario permanente di narratologia, ideato da Paolo Giovannetti e Giovanni Maffei, insieme all'imminente pubblicazione della traduzione italiana del saggio fondativo di Dorrit Cohn, Transparent Minds (1978), rappresentano i segnali di una fase di passaggio nel campo della narratologia che merita di essere seguita con attenzione. Se da un lato la teoria francese classica sembra resistere nel settore degli studi narratologici, soprattutto per quanto riguarda certa Accademia e l’insegnamento universitario di questa disciplina, dall’altro sono in atto numerosi sforzi teorici ed editoriali tesi ad…
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Quaderni del PENS, 6, 2023. L'esercizio dello sguardo. Poesia e immagini
È online il sesto numero dei «Quaderni del PENS», disponibile a questo link. Dopo la Premessa di Fabio Moliterni, i due saggi che aprono il fascicolo, di Francesco Muzzioli e Andrea Inglese, permettono di fissare provvisoriamente le coordinate teoriche e storico-letterarie del dialogo (o del conflitto) tra poesia e immagini nella modernità e nel sistema culturale contemporaneo. Seguono alcuni contributi sull’immagine (pittorica, fotografica e non solo) come “agente” o “innesco” poetico; sull’intreccio interartistico che si determina in un discorso “fuori formato” che punta non più, o non soltanto, alla demistificazione, alla parodia o al riuso citazionistico e straniante dei linguaggi…
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Quaderni del PENS, 5, 2022. Spettri, assenze, memorie. Il fantasma nella letteratura contemporanea
È online il quinto numero dei «Quaderni del PENS», disponibile a questo link. Il volume raccoglie numerosi contributi sul tema del fantastico e delle "presenze" fantasmatiche nella letteratura italiana moderna e contemporanea. Gli interventi, che coprono un arco temporale che va dall'Ottocento ai nostri giorni, presentano diversi approcci al tema alternando interventi di natura teorica a scritti di carattere storiografico o militante relativi a singoli casi di studio, o gruppi di autori. Dopo la premessa di Simone Giorgio, il numero si apre con una serie di saggi incentrati su autori vissuti a cavallo tra Otto e Novecento. Alberto Carli firma…
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«Al posto del racconto abbiamo una sterminata (…) conversazione, o forse il frammentato e diseguale giustapporsi di (…) monologhi»: la frase è di Manganelli, stupito o stupefatto di fronte alla forma centrifuga e sconnessa di certi romanzi anglosassoni di fine Settecento (è facile pensare alla Vita e opinioni di Tristram Shandy di Laurence Sterne). E potrebbe servire come epigrafe a un discorso sulla natura antifrastica e paradossale della scrittura narrativa di Inglese, il quale oggi si cimenta con la forma-romanzo (Parigi è un desiderio, Ponte alle Grazie, Milano 2016), con tanto di tag in copertina, abbandonando (apparentemente) l’orizzonte delle scritture di ricerca, tra prosimetri e prose in prosa, che nel corso del tempo avevano affiancato la sua scrittura in versi (dopo La distrazione, uscito per Sossella nel 2008, si devono ricordare le prose raccolte nel volume collettivo del 2009 Prosa in prosa, con Giovenale Zaffarano Broggi e altri, a cui sono seguite altre esperienze che in parte sono riassorbite in questa specie di romanzo, come Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, La grande anitra del 2013 e soprattutto Commiato da Andromeda, 2011). Ma appunto di quelle prose atipiche perché non liriche né narrative, Inglese mantiene e trasferisce nelle strutture codificate del romanzo (memoir, autofiction o autobiografia) la stessa attitudine sperimentale e anti-normativa, trasgredendo e torcendo il collo agli imperativi (di mercato) oggi più che mai efficienti nel campo letterario e del consumo culturale, come la necessità rassicurante della trama leggibile a tutti i costi, il racconto lineare di fatti accaduti, il feticcio dello storytelling.