Autore: Roberta Caiffa
Giovedì, 09 Marzo 2017 11:14
«Reinventavo / sillabe astruse»: Amelia Rosselli, la poesia al cubo
La singolare vicenda privata e il suo tragico epilogo, rafforzato dallo sconvolgente parallelismo con quello di Sylvia Plath che si tolse la vita l’undici febbraio 1963, hanno indotto ad un eccesso di enfasi sulla “vocazione” al suicidio della secondogenita del martire antifascista Carlo Rosselli, alla luce della considerazione di una vita fortemente condizionata dai drammi familiari. Ma il caso personale, per “la figliola col cuore devastato”, non può che farsi corale, emblema delle ferite insanabili recate dalla Storia, il cui groviglio penetra tragicamente la psiche innestandovi un sentimento di sradicamento permanente, di cui la lingua diviene veicolo: “Irrimediabile era il male del mondo, e con ciò il mio male”.
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