Autore: Andrea Donaera

Giovedì, 25 Gennaio 2018 07:00

Osservare le cose. Su Ron Padgett

Ron Padgett è nato nel 1942 a Tulsa in Oklahoma. Poeta, saggista, redattore e traduttore, fin da giovanissimo è stato attivo nel mondo della scrittura e dell’editoria fondando negli anni del liceo la rivista d’avanguardia «The White Dove Review» insieme a Joe Brainard e Dick Gallup. Nel 1960 si trasferisce a New York per gli studi universitari e nel 1965 vince una borsa di studio a Parigi, dove entra in contatto con poeti francesi e inizia l’attività di traduzione (ha tradotto BlaiseCendrars e Guillame Apollinaire). Ritornato a New York, diviene parte integrante della seconda generazione dei New York School Poets. È autore di oltre venti raccolte poetiche, tra cui Great Balls of Fire (1969), You Never Know(2001), How to be Perfect (2007), How Long (2011) e Collected Poems (2013), quest’ultima vincitrice del prestigioso L.A. Times Book Prize. Nel film Paterson (2016) di Jim Jarmusch vengono lette alcune sue poesie.

Le poesie qui presentate sono state tradotte da Riccardo Frolloni, componente del comitato di direzione del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna.

Si ringrazia la casa editrice Coffe House Press di Minneapolis (http://www.coffeehousepress.org/) per aver concesso la pubblicazione dei testi di Ron Padgett.

Intervista concessa per e-mail il 18 giugno 2017. Biagio Cepollaro (1959) è critico letterario e poeta. È stato fondatore, insieme a Mariano Baiano e a Lello Voce, della rivista “Baldus” (1990–1996) dedicata alla sperimentazione letteraria. Teorico del “postmoderno critico”, è stato tra i promotori del Gruppo 93, considerato un gruppo di avanguardia letteraria. 

Mercoledì, 26 Aprile 2017 23:23

Ritratti. Vittore Fiore

Vittore Fiore nasce a Gallipoli il 20 gennaio 1920, da Maria Piccolo, gallipolina, e da Tommaso Fiore, celebre meridionalista di Altamura. A quindici anni si trasferisce nel paese del padre, dove riceve una formazione fondata su un convinto antifascismo e un appassionato legame con il Meridione e le questioni meridionaliste.

Il soggetto che Lacan dispiega – e in qualche modo risolve – nel procedere tortuoso dei suoi Seminari, è fondato su questioni cliniche e su teorie radicate in un sistema enciclopedico, monumentale, vastissimo, ma non per questo non malleabile, e applicabile invece alla comprensione di prodotti e processi della vita e della cultura moderna. È proprio nelle proprietà comunicative, risolutive e commutative di cui gode il suo pensiero che si possono trovare le motivazioni – anche urgenti – per accostare Lacan al cinema, alla musica, alla letteratura.