Quaderni del PENS, 6, 2023. L'esercizio dello sguardo. Poesia e immagini

È online il sesto numero dei «Quaderni del PENS», disponibile a questo link.

Dopo la Premessa di Fabio Moliterni, i due saggi che aprono il fascicolo, di Francesco Muzzioli e Andrea Inglese, permettono di fissare provvisoriamente le coordinate teoriche e storico-letterarie del dialogo (o del conflitto) tra poesia e immagini nella modernità e nel sistema culturale contemporaneo.

Seguono alcuni contributi sull’immagine (pittorica, fotografica e non solo) come “agente” o “innesco” poetico; sull’intreccio interartistico che si determina in un discorso “fuori formato” che punta non più, o non soltanto, alla demistificazione, alla parodia o al riuso citazionistico e straniante dei linguaggi dei (nuovi) media, ma alla definizione installativa o “espansa” del testo verbale segnato nel profondo dalle interazioni strutturali con le arti della visione. E così Marco Maggi rivisita Guido Gozzano, mentre Margherita Boffano analizza l’iconotesto poetico Buch einer Nacht, frutto della collaborazione tra Friedrich Dürrenmatt, Walter Jonas e Werner J. Müller. Marcello Ciccuto indaga l’esperienza dell’artista e scrittore belga Marcel Broodthaers. Filippo Milani ripercorre il dialogo intrattenuto dai poeti italiani novecenteschi con la pittura di Giorgio Morandi. Giuseppe Marrone sceglie di recuperare, dall’opera di Alessandro Parronchi, il «racconto in versi» Nel sonno; mentre Luigi Marfè esplora nel suo saggio la specifica relazione iconotestuale nella poesia nonsense (da Edward Lear a Toti Scialoja). Marilina Ciaco disegna una costellazione tra le neoavanguardie meno ortodosse e le scritture di ricerca contemporanee. Chiara Portesine offre una prima mappatura parziale delle poesie italiane dedicate, negli ultimi decenni, ad artisti astratti, concettuali o minimalisti. Seguono Antonio Devicienti su Camillo Pennati, Mariangela Gualtieri e Oswald Egger, Riccardo Donati su Luigi Socci e Lavinia Torti che realizza una cartografia diacronica e sincronica delle sperimentazioni iconotestuali che comprendono progetti individuali e collettivi. Infine, Ugo Fracassa legge Commiato da Andromeda di Andrea Inglese e Giulia Pellegrino Autoritratto automatico di Umberto Fiori.

La sezione «PENS Papers» raccoglie e documenta come di consueto le tracce del lavoro svolto dal nostro Centro di ricerca nel corso dell’ultimo anno: si passa da un omaggio alla scrittura di Alessandro Leogrande (nell’intervento di Marco Montanaro) ad alcuni appunti (e ritrovamenti di immagini) a cura di Davide Dobjani intorno ai rapporti tra Pasolini e Alexandros Panagulis; da un saggio scritto a sei mani da Luca Nigro, Sofia Mazzotta e Marianna Pendinelli sul romanzo Tuta blu di Tommaso di Ciaula alla recensione di Luigi Liaci sull’ultima raccolta poetica di Enrico Testa, L’erba di nessuno.

Tutto il fascicolo – compresa l’ultima sezione – è un invito a praticare con rigore, libertà e spirito critico l’esercizio dello sguardo.