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Reportage: "Poié - Le parole sono importanti" - Festival della Poesia (Gallipoli)

Poié - Le parole sono importanti Poié - Le parole sono importanti

Dal 27 al 30 aprile si è tenuta a Gallipoli la I edizione del Festival della poesia Poié – Le parole sono importanti, che si è rivelata una ricchissima galleria di avvenimenti, incontri e letture condensati in quattro giorni trascorsi senza fermarsi mai, in una cornice inconsueta rispetto a questo genere di eventi.

Il progetto si deve a un’idea di Andrea Donaera – direttore artistico del Festival –, capace di realizzare un progetto su cui era davvero difficile scommettere: immaginare che nel Salento si potesse realizzare una settimana della poesia così densa di opportunità, in grado di richiamare un numero tanto elevato di persone.

Come partecipante all’evento sento di dover partire proprio da qui per spiegare cosa sia stato Poié, pur sapendo che la cronaca non è sufficiente a rendere la portata innovativa di ciò che è stato realizzato.

 

 

 

Allora ci si può guardare intorno, nella serata conclusiva del 30 aprile (siamo nella Galleria dei Due Mari), per notare come una sala stracolma di persone sia immersa in un silenzio reverenziale ad ascoltare Milo De Angelis che parla del suo modus operandi, di come sia cambiata la poesia e di quale sia il suo approccio ad un testo da tradurre. E ci si accorge, così, che Gallipoli ha recepito il messaggio, che l’incremento esponenziale di pubblico dall’inizio del Festival è la risposta di un’intera cittadinanza che non vive di sola movida, che si rifiuta di appiattirsi sullo stereotipo della città senz’anima, nota solo per il turismo.
Ma non è che l’ultimo di una serie di incontri.

 

 Milo De Angelis

 

La manifestazione è aperta il 27, al Liceo "Quinto Ennio", da una lezione su Vittore Fiore tenuta dal professor Antonio Lucio Giannone: sin dal primo evento si lavora per colmare lo scarto creatosi fra il mondo della poesia e il grande pubblico, per rendere Poié uno spazio per mettere fisicamente in contatto poeti, esperti, studiosi di poesia con le lettrici e i lettori.

 

Il professor Antonio Lucio Giannone (Letteratura Italiana contemporanea - Università del Salento)

 

In questo senso è determinante anche l’incontro del giorno successivo su editoria e blog letterari, con ospite Andrea Cati. Il fondatore e curatore di Interno Poesia ripercorre, passo dopo passo, tutte le tappe che hanno contribuito alla formazione del bacino di utenza che è ora la forza di uno dei blog principali per la promozione e divulgazione della poesia.

 

    28 aprile, Sbronzeria Tellini: Andrea Cati, editoria e scrittura

 

28 e 29 aprile sono dunque le giornate laboratoriali alla Biblioteca Sant’Angelo: a Cati si aggiungono Valerio Grutt, Gaia Giovagnoli, Giuseppe Nibali, Anna Ruotolo e Damiano Scaramella in un dialogo polifonico fitto e stratificato, fra reading e discussioni in merito ai temi che i poeti contemporanei non possono più ignorare; ad esempio, il rapporto degli scrittori con il nuovo modo di fare critica (inevitabilmente legato al web e ai suoi format) e la difficoltà delle nuove o nuovissime poetiche di sganciarsi dalle etichette novecentesche.

 

 Giuseppe Nibali, Anna Ruotolo, Damiano Scaramella e Andrea Donaera (da sinistra)

     Gaia Giovagnoli, Andrea Cati e Valerio Grutt (da sinistra)

 

L’incontro con De Angelis, quindi, è la conclusione di un percorso di quattro giorni strutturato per offrire da una parte seminari e workshop (svoltisi in mattinata, utili a catturare l’attenzione di chi lavora o vorrebbe lavorare con la poesia), dall’altra incontri e letture (avvenuti in serata, nei quali sono stati trattati questioni e temi che riguardano la scrittura contemporanea), sempre accompagnati da interventi musicali e da opere figurative, in una doppia cornice in cui sono intrecciati lo sfondo gallipolino e il raffinato ambiente ricreato dalle scelte artistiche di Donaera.
Il clima, tuttavia, è disteso – sono banditi i formalismi, perché si ha fretta di non perdere tempo – e gli ospiti alternano con un atteggiamento rilassato e coinvolgente letture proprie alla proposta dei componimenti dei loro maestri.

 

 Damiano Scaramella, Anna Ruotolo, Milo De Angelis e il musicista Luca Mazzotta (da sinistra)

   Milo De Angelis

 

Il motore del Festival riguarda il premio del concorso poetico che include la possibilità, per il vincitore, di essere pubblicato con la Round midnight edizioni; dopo le letture da parte dei finalisti il dopo-Festival è un susseguirsi di dibattiti – anche accesi.

 

 Il vincitore del Premio Poié Michele Joshua Maggini, Andrea Donaera e Antonella Vinci

 

È questo, in breve, quello che mancava a Gallipoli, a tutta l’area salentina: avere il coraggio di investire sulla cultura, creare uno spazio o un contenitore per vivere la poesia; credere che si possano costruire le occasioni – non aspettare che cadano dal cielo, non nascondersi dietro i costi che simili progetti prevedono; permettere a noi stessi di poter contare su opportunità come queste. 


Autore: Simone Andrea Camilli

Fotografie: Serena Oltremarini
Benedetta Tricarico

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